Stai uccidendo le tue piante potandole nel momento sbagliato: ecco il calendario corretto

La cura delle piante passa anche attraverso la potatura, ma sapere esattamente quando intervenire è fondamentale per evitarne il danneggiamento. Molti appassionati di giardinaggio commettono l’errore di potare nel momento sbagliato, infliggendo stress o addirittura provocando la morte della pianta. Il fattore più importante da conoscere è che il periodo di potatura varia da specie a specie, e non esiste una regola universale che valga per tutte. Inoltre, le esigenze dei alberi da frutto sono diverse da quelle delle piante ornamentali, degli arbusti e delle siepi, il che richiede un attento studio del calendario delle operazioni.

La potatura e i suoi effetti: perché il momento è fondamentale

Potare una pianta significa intervenire sulla sua struttura per favorirne salute, produttività e sviluppo armonioso. Tagliare i rami nel periodo errato può risultare fatale: durante la fase di crescita, ad esempio, la pianta perde energie preziose, mentre in condizioni climatiche sfavorevoli aumentano il rischio di gelate e di infezioni. Negli alberi da frutto, una potatura scorretta può compromettere la produzione dell’anno o limitare drasticamente la formazione di nuovi frutti. Potare in chioma vegetativa, ovvero quando la pianta è in pieno sviluppo, espone a stress idrico e termico, spezza il ritmo naturale del ciclo vitale e facilita l’ingresso di patogeni da tagli freschi.

Per questo, in molti casi, la stagione e il tipo di potatura sono strettamente connessi: esistono la potatura di formazione, la potatura di produzione e la potatura di rinnovo, ciascuna adatta a un periodo e a una finalità specifica. Per esempio, la potatura di formazione si esegue tipicamente in primavera, quando gli alberi si preparano alla ripresa vegetativa e permettono di orientare la crescita futura.Potatura La potatura di produzione avviene generalmente durante il riposo invernale, ma non per tutte le specie.

Calendario della potatura: mese per mese

Il calendario di potatura consente di individuare il momento ideale per ciascuna pianta in base al mese dell’anno. In linea generale, le piante da frutto e molte ornamentali vanno potate durante il riposo vegetativo — in autunno e inverno — quando la linfa scorre meno e la pianta è meno sensibile ai traumi. Alcune eccezioni coinvolgono colture che vanno potate dopo la raccolta, specie nei climi miti.

Gennaio – Febbraio

  • Melo, pero, kiwi, pompelmo, mandarino, arancio, kaki, ciliegio, noce sono da potare a fine inverno, dopo la raccolta e prima del risveglio vegetativo. Questo consente di “pulire” la pianta prima che ricominci a svilupparsi intensamente.
  • A gennaio si può già potare anche lampone, ribes, uva spina e altre piante da frutto minore.

Marzo – Aprile

  • Olivo, albicocco, pero, kiwi, susino, frutti di bosco, vite sono ideali per la potatura di ritorno o per eliminare rami danneggiati dal freddo invernale.
  • A marzo: pesco, agrumi a fine raccolta.
  • A aprile: si interviene sui rami esterni solo per mantenere la forma e per rimuovere danni invernali.

Maggio – Giugno

  • In questi mesi si effettua la potatura di manutenzione, soprattutto sui rami che eccedono la chioma principale e sulle tipologie non trattate precedentemente, come albicocco e agrumi tardivi.
  • Giugno è perfetto per la potatura di ribes e uva spina.

Luglio – Settembre

  • Potatura post-raccolto per molte specie, tra cui vite, pesco, limone, albicocco, kiwi, pero, melograno, more e lamponi. In questo periodo si eliminano i rami secchi e le parti morte per favorire la ripresa autunnale.
  • Agosto è indicato per ortensie, rosa, arbusti ornamentali e per la manutenzione di piante già in fiore.
  • Settembre è il mese ideale per biancospino, edera, ginepro, ortensia, ribes nero.

Ottobre – Novembre

  • A ottobre si potano poche specie: betulla, edera, kiwi, lamponi, nocciolo, ortensia e vite. La maggior parte delle piante entra gradualmente nel riposo vegetativo e non necessita interventi.
  • A novembre si possono eseguire gli ultimi tagli su albicocco, melo, pero, susino.

Questo calendario va sempre adattato alle condizioni climatiche locali: nelle zone a clima mite si può anticipare, mentre in quelle soggette a forti gelate occorre posticipare i tagli per evitare danni da freddo sulla sezione recisa.

Tipi di piante e potature specifiche

Le piante da frutto come melo, pero, pesco e albicocco prediligono la potatura invernale, tra gennaio e marzo, quando il flusso linfatico è basso e l’energia necessaria alla ripresa non viene compromessa. Gli agrumi possono essere potati dopo la raccolta, spesso a fine inverno o in primavera.

Le piante ornamentali e gli arbusti che fioriscono sulla crescita dell’anno precedente (come ortensie e rose antiche) devono essere potate subito dopo la fioritura, mentre quelle che fioriscono sui rami dell’anno stesso (come la rosa rifiorente) vanno potate all’inizio della primavera. Alcune piante sempreverdi possono essere trattate anche a fine estate.

Siepi e arbusti di confine richiedono potature di mantenimento frequenti, ma quelle più profonde vanno eseguite in primavera o autunno, evitando i mesi più caldi per non rischiare di indebolire la struttura vegetale.

Consigli pratici: errori da evitare

  • Non potare in fase di crescita attiva: il rischio di stress e di infezioni aumenta sensibilmente, con conseguente abbattimento della resistenza alle malattie.
  • Non intervenire in caso di gelate imminenti: i tagli freschi sono vulnerabili al gelo, che può provocare necrosi dei tessuti.
  • Igienizzare sempre gli strumenti di potatura: questo limita la diffusione di funghi e batteri tra le piante.
  • Le specie rampicanti, come la vite, necessitano di potature dopo la raccolta o in primavera, ma mai durante la maturazione dei frutti.
  • Non potare mai a caso: rispettare il calendario, conoscere la specie e adattare l’intervento alle condizioni del terreno e del clima locale.

Un buon giardiniere deve conoscere il ciclo vitale di ogni specie, informarsi sulle tecniche di potatura e rispettare rigorosamente i periodi consigliati. Solo così si potranno avere piante rigogliose, sane e produttive, evitando di danneggiarle e, nel peggiore dei casi, di ucciderle con interventi sbagliati.Arboricoltura

Lascia un commento