Se senti odore di muffa in bagno devi intervenire subito: ecco la causa nascosta

L’odore di muffa in bagno rappresenta un segnale inequivocabile che nel locale si sta verificando un processo di proliferazione fungina, con conseguenze potenzialmente gravi sia per la salute che per la struttura stessa dell’abitazione. Ignorare questo segnale può portare infatti ad un progressivo deterioramento dei materiali e a rischi respiratori, motivo per cui è importante intervenire tempestivamente. Capire la causa nascosta dell’odore di muffa è essenziale per risolvere il problema in modo definitivo.

Le cause principali dell’odore di muffa in bagno

La formazione di muffa in bagno è legata a una serie di fattori ambientali e strutturali. Il bagno è per sua natura uno degli ambienti più esposti all’umidità, specialmente durante e dopo l’uso di docce e vasche. L’umidità elevata costituisce il terreno ideale per la crescita dei miceli fungini già dopo pochi giorni di permanenza. Un ulteriore elemento di rischio è rappresentato dalla scarsa ventilazione: nei bagni privi di finestre o con finestre sigillate, la mancanza di ricambio dell’aria impedisce all’umidità di disperdersi e favorisce la formazione di condensa.

La condensa si deposita in particolare su superfici fredde come piastrelle, specchi e vetri, fornendo l’acqua necessaria al proliferare delle spore. Se nel bagno sono presenti materiali porosi, come legno, cartongesso o cemento, questi possono assorbire l’umidità più facilmente, permettendo alla muffa di insediarsi anche in profondità.

Un aspetto spesso trascurato è quello delle perdite d’acqua: anche piccole infiltrazioni dietro i sanitari, nelle guarnizioni di doccia e vasca, nei tubi o nei punti di raccordo possono offrire un habitat nascosto e ancora più pericoloso, perché difficilmente individuabile senza un’accurata ispezione.

I segnali nascosti da non sottovalutare

Non sempre la presenza di muffa è evidente all’occhio. In molti casi, il primo allarme arriva proprio dall’odore tipico, pungente e stagnante, che si sviluppa senza un’origine chiara e persistente. Tuttavia, esistono anche diversi segnali indiretti che possono aiutare a localizzare la fonte nascosta:

  • Pittura che si scrosta o presenta bolle: indica un possibile sviluppo fungino al di sotto della superficie, spesso mascherato da piccoli ritocchi o dalla presenza di arredi.
  • Accumulo di polvere umida o ragnatele: una polvere che rimane appiccicosa o zone dove le ragnatele sembrano persistenti e umide sono luoghi perfetti per l’insediamento dei miceli.
  • Tende, tappezzerie o libri con aloni scuri: la muffa ama la cellulosa e tende a svilupparsi proprio su tendaggi pesanti, tappezzerie, ma anche librerie se poste in ambienti troppo umidi.
  • Differenze di colore sulle pareti: le aree della parete che presentano una tonalità leggermente diversa, anche senza macchie evidenti, possono essere state ritoccate per mascherare problematiche più profonde.

In molti casi, la muffa resta nascosta dietro i rivestimenti, sotto le mattonelle, nelle intercapedini delle pareti, o nei controsoffitti, rendendo indispensabile un’azione di indagine non solo visiva ma anche olfattiva e, in caso di dubbi, con strumentazioni specifiche come igrometri o termocamere.

Le conseguenze di una muffa trascurata

La presenza di muffa non ha solo implicazioni estetiche. A livello strutturale, il persistere dell’umidità può compromettere la tenuta di pareti in cartongesso o in altri materiali porosi, portando a distacchi, crepe e danni anche irreversibili. Dal punto di vista della salute, inalare le spore può generare una vasta serie di disturbi respiratori e allergici, specie nei soggetti più sensibili (bambini, anziani, persone immunodepresse). I sintomi più comuni sono:

  • Tosse persistente e gola irritata
  • Congestione e perdita di voce
  • Rinite allergica e congiuntivite
  • Spossatezza e mal di testa frequenti
  • Comparsa di macchie cutanee o peggioramento di dermatiti preesistenti

Senza un intervento tempestivo, la muffa può estendersi e coinvolgere anche stanze adiacenti, specialmente in presenza di umidità di risalita o di ponti termici (differenze di temperatura tra parete e ambiente circostante).

Come intervenire tempestivamente: prevenzione e soluzioni

Il primo passo, quando si avverte odore di muffa o si nota una crescita sospetta, è capire se la causa è solo superficiale o se esiste una fonte nascosta. È essenziale indagare accuratamente dietro mobili accostati alle pareti, sotto lavandini, intorno alle guarnizioni di vasca e doccia ma anche nello spazio tra piastrelle e muri.

Prevenire la formazione della muffa

Le azioni preventive sono sempre le più efficaci nel lungo periodo:

  • Ventilazione: arieggiare sempre il bagno, anche dopo la doccia, lasciare lo sportello leggermente aperto e, se possibile, installare un aspiratore elettrico specifico.
  • Controllo di eventuali infiltrazioni: effettuare una manutenzione periodica delle guarnizioni e delle tubature per evitare perdite d’acqua occulte.
  • Utilizzo di materiali idrorepellenti: preferire piastrelle, resine, vernici traspiranti e siliconi antimuffa che resistono meglio alla formazione di colonie fungine.
  • Eliminazione rapida della condensa: utilizzare un panno asciutto o dispositivi asciugavetro immediatamente dopo la doccia o il bagno.

Soluzioni per eliminare la muffa esistente

Nel caso la muffa si sia già formata, è importante:

  • Rimuoverla dalle superfici con prodotti specifici antimuffa o con soluzioni naturali a base di acqua e aceto oppure bicarbonato.
  • In caso di infestazione profonda, smontare le porzioni di rivestimento coinvolte e trattare o sostituire il materiale danneggiato.
  • Sanificare regolarmente, soprattutto gli angoli, i soffitti e le fughe tra le piastrelle.
  • Rivolgersi a professionisti per una bonifica approfondita e per individuare eventuali criticità di tipo strutturale.

Se l’odore persiste nonostante la pulizia, bisogna insistere nell’indagine perché molto probabilmente una o più delle cause nascoste non è stata individuata o risolta. Solo intervenendo subito sarà possibile prevenire rischi ulteriori e garantire un ambiente più sano e sicuro per tutta la famiglia.

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